Bullismo .info è un sito d'informazione che affronta le problematiche del fenomeno bullismo


Vai ai contenuti

Menu principale:


Bullismo.info - Manuali: Video "Giù la maschera"

Manuali e strumenti operativi > < per scuole secondarie di 1° e 2° grado

Titolo originale: Togliamoci la maschera
Nazione: Italia
Anno: 2000
Genere: interviste e fiction teatrale
Durata: 45 min.
Regia: Elena Buccoliero e Daniele Donà

PREMESSA
Il video didattico Togliamoci la maschera offre una istantanea sul bullismo nella scuola media superiore, raccolta attraverso interviste con studenti e insegnanti cui si alternano sezioni di commento realizzate da un attore teatrale, con l’uso delle maschere.
Il video, strutturato in segmenti tematici, può essere proiettato per intero o per sezioni, sia con finalità di sensibilizzazione degli adulti, sia di intervento in un gruppo classe.
Quella che presentiamo è una ipotesi di utilizzo all’interno di un percorso didattico focalizzato sulla definizione del fenomeno, sui ruoli in esso coinvolti e, in ultimo, sulle possibili soluzioni. Ogni incontro è introdotto da una parte del video didattico.
E’ possibile ipotizzare un approfondimento di alcune sezioni attraverso l’utilizzo di momenti di apprendimento o di giochi basati sulla partecipazione, sul lavoro di gruppo, sulla cooperazione ecc. In ogni capitolo ne vengono proposti alcuni, ma le indicazioni bibliografiche finali sono un invito a cercare ancora.

I temi affrontati sono:
Che cos’è il bullismo
Le vittime
I bulli
Gli astanti
Gli insegnanti
Il bullismo indiretto
Le soluzioni

STRUTTURA TEMATICA DEL FILMATO

INTRODUZIONE
Il video si apre con una scritta che definisce il bullismo secondo le acquisizioni delle scienze umane, e con una breve intervista ad uno studente vittima di prepotenze, che si sostanziano ormai da quattro anni in continue offese e prese in giro di fronte ai compagni e nell’esclusione dal gruppo. L’allievo ha chiesto di non essere riconosciuto, pertanto non è stato videoripreso. La comunicazione non verbale proviene invece dal teatro.
Su un palcoscenico con fondo nero, un uomo seduto viene ripreso di spalle, poi di fronte, alternando la figura intera con i dettagli di piccoli movimenti delle mani, dei piedi, del capo. L’uomo indossa una maschera triste.

D’ora in avanti si alternano spezzoni di interviste (*) e frammenti teatrali (°).

CHE COS’È IL BULLISMO*: quali forme assume, come e quando si verifica, in che modo si
differenzia nei gruppi prevalentemente maschili o femminili.
Spettatori del disagio°: sta succedendo qualcosa, una scazzottata tra IL bullo e LA vittima.
I numerosi spettatori osservano rispettivamente con divertimento o con pena, mentre tra loro si riproducono bullismi interni, relazioni e abusi di potere, compreso Brighella che cerca di lucrare sulla faccenda affittando “cannocchiali per vedere i particolari”. Chi è allora il responsabile del bullismo?
LA VITTIMA*: chi è e quali caratteristiche presenta; come si comporta con il bullo e verso il gruppo nel suo insieme; come è vista dai compagni e dai professori; su che cosa è basato il suo ruolo; quali possibilità di cambiamento le si prospettano.
Scenario di vita familiare°: un ragazzo vittima di bullismo ritorna a casa da scuola e si trova ad affrontare l’incomprensione dei genitori, stretto tra una madre iper-protettiva e un padre eccessivamente autoritario, ugualmente incapaci di ascoltare il suo malessere.
Quello che si presenta, con toni che ad una prima lettura risultano comici e, come spesso accade per la comicità, nascondono invece un vissuto di disagio, è solo uno dei possibili scenari familiari ed è un invito ad andare oltre il ruolo, a comprendere quello che si vede portando attenzione alla persona.
IL BULLO*: chi è e quali caratteristiche ha; che cosa fa nei confronti della vittima e del gruppo; quali motivazioni lo muovono; come è visto dai compagni e dai professori; su che cosa è basato il suo ruolo; quali possibilità ha di cambiare.
La catenadelle prepotenze °: lo stesso sopruso (il furto della merenda, l’umiliazione) si ripete tra coppie di maschere diverse, per ogni bullo c’è un bullo ancora più forte, in una successione che non si spezza.
GLI ASTANTI*: chi sono; quali ruoli ricoprono nei fatti di bullismo e perché; quali responsabilità ha il gruppo e come vengono stabilite le regole che sottostanno ai rapporti di forza; che cosa potrebbero fare gli astanti e in quali condizioni.
La vittima, sola con le sue fantasie di riscatto°: la maschera della vittima immagina come potrà reagire di fronte alla prossima provocazione, tra un disperante senso di impotenza e un fantastico delirio di onnipotenza.
GLI INSEGNANTI*: qual è il loro ruolo; che cosa fanno agli occhi dei ragazzi; in quali casi il loro aiuto è richiesto e quando, invece, è rifiutato; quali sono le aspettative dei ragazzi nei loro confronti; che cosa potrebbero fare.
Una parte difficile°: il bidello che sta spazzando ragiona tra sé e sé su quello che vede quotidianamente e soprattutto ci parla dei professori, alcuni così poco coinvolti, altri costretti a ricorrere ai tranquillanti per riuscire ad entrare in classe.
IL BULLISMO INDIRETTO*: in un breve scambio di battute tra due ragazze, la consapevolezza che il bullismo non è solo prevaricazione fisica, ma è qualsiasi comportamento di manipolazione e di oppressione in uno squilibrio di potere.
Il riassunto di Pulcinella°: la maschera riassume che cos’è il bullismo, i ruoli che vengonogiocati e le radici di ingiustizia che lo sostengono, a cui contrappone, con un aritificio comico,l’uguaglianza tra tutte le persone.
LE SOLUZIONI POSSIBILI*: a chi tocca intervenire; secondo quali strategie è possibile modificare i rapporti di potere in una situazione di bullismo. Vengono stimolati i ragazzi intervistati a mettersi nei panni della vittima per acquisire consapevolezza della sua sofferenza e per cercare una soluzione.
Guardando le stelle°: un Premio Nobel per l’astronomia confessa il principio della sua professione quando, ancora adolescente, i compagni di scuola “gli facevano vedere le stelle”, e dà un segno di speranza sulla possibilità di un futuro sereno e gratificante che faccia dimenticare le angosce del passato.


Per avere informazioni e ricevere gratuitamente il video rivolgersi:




CENTRO DI PROMOZIONE DELLA COMUNICAZIONE
servizio del Comune di Ferrara
in convenzione con l´Azienda USL
ora estesa anche a Provincia e C.S.A.
(Centro Servizi Amministrativi per la Scuola )
via F. Del Cossa, 18 - 44100 - Ferrara
Tel.: 0532/21.21.69 Segreteria SerT 21.10.68 fax 20.00.92
promeco@comune.fe.it



PROMECO è un servizio pubblico nato nel 2002 per occuparsi di prevenzione del disagio giovanile. Attualmente è sostenuto da Comune, AUSL, USP e Provincia di Ferrara, e lavora prevalentemente nel campo del bullismo e dell’uso di sostanze legali e illegali.
Di bullismo si occupa dal 2004 svolgendo attività di formazione, sensibilizzazione e consulenza per insegnanti, genitori e collaboratori scolastici, conduce interventi nelle classi “difficili”, realizza materiale didattico rivolto alle scuole, svolge attività di ricerca e di valutazione. A questo proposito collabora con gran parte delle scuole secondarie del territorio provinciale ed ha in atto una sperimentazione con le scuole primarie.




Menu di sezione:


Torna ai contenuti | Torna al menu